sabato 29 settembre 2012

Con altri occhi, OZ adventure

Probabilmente quando per cause ancora indefinite
ti ritrovi a bazzicare nel mio blog,
ed inizi a leggerlo
forse pensi che il mio modo di viaggiare sia folle
forse ti rivedi nel mio modo di affrontare ogni viaggio, ogni scoperta...
forse non capisci o neanche inizi a fare tutte queste considerazioni
...
di sicuro però
inizi a leggere..
e per qualche coincidenza di satelliti, pianeti, etc..
continui a leggere...
ti lasci come condurre dalle mie parole
in luoghi sconosciuti o forse già vissuti...
prendi la mia mano
e vivi assieme a me l'esperienza del viaggio
per certi versi mi piace dire che vedi il mondo
dal mio punto di vista...

come se ti togliessi gli occhiali
e indossassi i miei

dunque tutto assume un altro sapore
tutto prende un'altra forma

...
Devo ammettere che
 amo osservare il mondo
amo gustare ed assaggiare
amo aprirmi al nuovo
 così da poter affinare il mio palato!

ed allo stesso tempo
amo confrontarmi con quello che è il punto di vista altrui...
perchè se mi fermassi a quello che il mio misero sguardo può offrirmi,
rischierei di vedere solo la punta dei miei piedi..
e giusto quelle 4 cose che per grazia ho vissuto...

per questo ho pensato di condividere con te
l'esperienza di viaggio vissuta da una persona a me molto cara
... ti offro la possibilità di
vedere il mondo da un'altra prospettiva
vedere il mondo con occhi diversi,
 vederlo gli occhi degli altri!

Working Holiday Visa alla mano,
parenti pronti ad attenderlo a Melbourne
e tutta un'isola, un continente di 7.617.930 km² 
selvaggio e misterioso che non aspetta altro che essere scoperto

L'Australia detta anche per gli amici affezionati Oz
è il paradiso terrestre..
in quanto terrestre ha i suoi difettucci, visto che è giusto dall'altra parte del mondo
ma è in grado di offrire ogni anno a milioni di giovani italiani
un'esperienza di vita che capovolge completamente ogni certezza...





Nik mio fratello, 
lo stesso con il quale ho avuto modo di viaggiare in India,
due anni fa è partito alla volta dell'Australia

difficile descrivere tutto, 
difficile condensare in pochi minuti, poche righe 
un'esperienza così ricca, ed affascinante...

... ma forse questo video sarà in grado di farti capire
o per lo meno percepire

 la densità
di emozioni vissute in un anno dal sapore australiano!!!



mercoledì 26 settembre 2012

RE stare

Riguardo le foto, i video...
sfoglio l'album dei miei ricordi...
tra le pagine rivedo mille esperienze, mille immagini,
amicizie, sapori, odori e dolori..

amo il gesto semplice e deciso 
di fare la valigia e partire... portando con se solo l'essenziale



viaggiare per me significa un po' lasciarsi andare...
come quando molli la presa dal bordo piscina

viaggiare è un po' sfidarsi...
... viaggiare è sapere dove si sta andando...
ma non sapere cosa si troverà....
ed il sapore dell'ignoto ti da adrenalina...
un'adrenalina che ti accompagna e rende l'esperienza unica, ed irripetibile...
ma come tutte le cose belle
arriva il momento in cui pure il viaggio termina...
si giunge all'ultima pellicola, 
l'ultima pagina del romanzo
e mal volentieri ne leggi la conclusione

 per certi versi
tutto termina con il volo di ritorno...

si...
inesorabile...
e solitamente
 OBBLIGATO
è il ritorno a casa...
il ritorno in patria...
il ritorno alla quotidianità
si ritrovano i propri affetti, i propri familiari 
tu sei ancora nello shaker 
la testa ti gira forte
amici d'infanzia, persone care con le quali si è cresciuti...

..tutto questo mi ricorda il ritorno dalle vacanze
tra i banchi di scuola...


 ritorno che ha un gusto amaro
...
perchè le gambe non stanno più sotto quel banco...
la sedia non ti sorregge bene
e soprattutto si ha un desiderio impellente di camminare...


in quel banchetto sei PINCO PALA nato il TAL giorno, nel TAL posto, 
con TALI passioni e dunque ti si prospetta un TAL futuro....
mentre prima 
lo spazio te l'eri creato tu!
con le tue mani!

 di ritorno dal grande viaggio
ti senti ricco
d'incontri 
di conoscenze
in terra straniera hai avuto modo di misurarti con te stesso, 
hai toccato con mano la solitudine, 
sei caduto
e non avevi nessuno accanto pronto ad aiutarti...
ma ti sei sentito invincibile
 perchè sei stato capace di rialzarti da solo
scoprendo una forza nuova dentro di te!

così 
di ritorno a casa... con uno strano gusto dolce-acidulo in bocca
hai una voglia smisurata di condividere con il mondo
anzi di GRIDARE AL MONDO

 CHI SEI.!!!


Ma in classe, tra i banchi di scuola 
tutto è come prima,
... sei circondato da un disarmante piattume...

i primi giorni chiacchieri e parli entusiasta di ciò che ti è successo

poi dopo qualche giorno inizi a sentirti in colpa, perchè, 
sebbene tu dall'altra parte del globo lavoravi...
per tutti  è come se stavi in vacanza, e solo loro faticavano ...

piano piano
smetti di raccontare le tue avventure e le tue conquiste
anche perchè oltre alle reazioni altrui,
 ti fa male ricordare ciò che di bello hai provato...
ti sembra quasi un sogno...

ti costringi in ginocchio pur di stare all'altezza del banco..

..ma il problema sai qual'è...
secondo me il problema
non è il banco
ne tanto meno i tuoi compagni...
il problema sei tu,
sei tu che non rientri più negli stessi panni....
e constati con stupore e delusione che un posto per te 
proprio non c'è...
il posto di quando sei partito
andava bene prima, 
ma tu ormai sei cambiato
e che piaccia o meno in quel banchetto non riesci a stare...


..cosa fare....
crisi esistenziale..
paura
terrore
confusione
grida
urla
silenzio!
si
 disarmante 
dilaniante 
assordante silenzio

dal mio modesto punto di vista ci sono tre possibili scelte:

a) metti i remi in barca, vivi in ginocchio
e ti lasci soffocare da quei vestiti in cui fatichi ad entrare...
ti adatti  al posto IMPOSTO
ti adatti alle MISURE imposte
ti adatti spegnendo lentamente ed inesorabilmente il tuo cuore ed il tuo cervello

b) parti nuovamente... ti riesce bene partire... 
fai armi e bagagli... 
metti in modalità switch off il tuo cuore... è doloroso salutare di nuovo tutti
e parti alla scoperta di te stesso
 ti scopri avido di conoscenza... 
ti scopri ghiotto di sfide... 
ti risulta ormai facile arrivare
 dimostrare il tuo lato migliore e poi quando le cose non vanno... 
via 
riparti di nuovo!
sempre la stessa scusa che ti frulla in testa...
sempre la stessa ricerca...
la ricerca di un posto
 il tuo posto!

c) c'è una terza ed ultima possibilità...

ebbene chi ha vissuto un'esperienza di questo tipo, viaggiando con l'erasmus, 
o grazie al WHV in Oz.... o in mille altri modi...
sa benissimo che il problema non è partire...
lo hai già fatto... e farlo una seconda volta non risulta impossibile...
il problema è un altro
.... il problema è RESTARE...

RESTARE per me significa mettersi a nudo
significa sfidare le etichette  assegnate nel corso degli anni...
significa lottare...

una cosa ho imparato in quest'anno trascorso dal mio ritorno...
a casa... tra le mura domestiche
sono usciti i miei limiti, le mie difficoltà...
i miei fantasmi...
ho capito che è proprio da qui che devo cominciare a scavare...
il mio posto nel mondo in realtà non esiste..
me lo devo costruire... 

appena tornata in Italia,
 nel mio sputo di mondo...
mi sono ritrovata in una realtà che con molta facilità avevo dimenticato
e senza incolpare nessuno, ero pervasa da un forte disagio...
mi sentivo una disadattata...
avevo una voglia viscerale di partire...
mi svegliavo non sapendo bene qual'era il mio scopo
ma sapevo solamente che quello non era il mio posto...
ed una fame s'era risvegliata in me
fame di qualcosa di più grande...

la soluzione..

bhè 
semplice
fare ciò che mi riesce meglio

PARTIRE...
ma continuare a viaggiare
piano pianto diventa un fuggire...
e fuggire logora anima e corpo...
solo i codardi fuggono!

Allora di fronte alla nuda e cruda realtà ho preso coscienza della mia situazione
e con coraggio mi sono detta 
"è arrivato il momento di restare"

RESTARE per me significa accettare le mie radici, amarle, RISPETTARLE, ONORARLE
restare significa guardarmi dentro e riconoscere i miei limiti, amarli
e senza paura...
dimostare chi sono veramente, senza timori.. con onestà...

inoltre penso che ciò che ho imparato viaggiando 
dev'essere CONDIVISO...
la ricchezza non si mette in disparte...
quando si condivide si moltiplica...
solo così porterà frutto

Restare significa costuire su roccia
costruire con serietà e serenità
ci si veste di un sorriso...
s'indossa il rispetto verso se stessi e verso gli altri
e ci si arma d'amore!

Magari ri-partirò
ma non voglio vivere con il rimpianto di non aver provato a costruire in casa mia... 
voglio provarci

il mio posto non c'è...
o meglio 
me lo devo creare
ed ora scelgo e provo a crearlo qui!

la vita è meraviglia... 
e spero di lasciarmi sempre stupire 
dalla sua semplice e disarmante bellezza!


Ps.. consiglio la lettura del seguente post..
"Eschiusami" I'm italian!
Sara (anche se nn la conosco personalmente)
offre sempre ottimi e stimolanti punti di vista...

infatti con il suo modo ruvido e vero
di scrivere
è sempre in grado di dare forma concreta
a pensieri e riflessioni
nelle quali moltissime volte mi rivedo descritta..
forse succederà lo stesso anche a te
buona lettura!

giovedì 20 settembre 2012

Tutta la verità nient'altro che la verità... o quasi ^_^


Lunedì 10 settembre..
mi trovavo a Londra...
in un pub di cui ricordo benissimo il nome
St. James Tavern in Piccadilly Circus

avevo una voglia assurda di bermi una birra..
non tanto per il gusto della birra in sé..
ma piuttosto per la mia costante fissazione
di provare ad immedesimarmi nella quotidianità del luogo che visito
dunque in tal caso immedesimarmi nella vita londinese...
bere ciò che loro bevono
mangiare ciò che loro mangiano
e siccome andare al pub sembra un rito locale...
per me è un obbligo provare
è un obbligo vestire i loro panni
anche se a me i loro panni non piacciono
ma vestirli in ogni caso 
solo ed esclusivamente per il gusto ed il desiderio di conoscere meglio la cultura del posto
osservare
scrutare..
analizzare..
insomma

non so se mi sono spiegata..

dovevo assolutamente bermi sta birra...
così siamo entrate in un pub, scelto un po' a caso
nel mio stile!

sorseggiavo un’amarotica Guinnes...
dal sapore di malto e cioccolato fondente...
a momenti mi sembrava acquosa, 
a momenti mi sembrava troppo strong per il mio palato..
onestamente non mi piaceva moltissimo,
però lentamente me la stavo sgolando...
seduta di fronte a Gaia
ero così contenta della serata in stile british.
che decisi di entrare in facebook con quello che all'ora era il mio iPhone
e postai una foto
quasi per "segnare"
per "segnare" il territorio...
e dire a tutti orgogliosa
" ehy sono a Londra..."
lo grido al mondo
lo grido alla folla che segue faccia-libro


ebbene misi il telefono nella borsetta,
la riposi sulla sedia 
e continuai la chiacchierata con Gaia...

ad un certo punto mi girai,
intenzionata a prendere il mio telefono
dal quale avevo appena stupidamente gridato al mondo dove mi trovavo

ma all'improvviso
 la BORSETTA NON C’ERA PIÙ
Era scomparsa

Forse si trattava solo di un allucinazione..
non mi sembrava vero....

non mi avevano rubato nulla in india 
in thailandia
in russia
e mi trovavo a Londra senza borsetta
portafoglio, documenti, iPhone, e macchinetta fotografica..

la verità era amara e cruda...
fredda...
gelida...
nuda...
e disarmante...

subito il signore del tavolo accanto mi chiese cos'era successo
Gaia era sbiancata... non capiva

parlai con il cameriere il quale in perfetto stile british
mi rispose che ero io la responsabile dei miei averi...
 pufff...
nulla di più vero!

insomma
l'unica cosa da fare.. 
era andare il prima possibile dalla polizia...
...

questa è l'idea dolce di me che urlo

questa si avvicina di più alla realtà

appena uscita dal locale
ho URLATO
eccome che ho urlato...
ero FURIOSA...
povera Gaia...

mentre camminavamo nervose senza una direzione ben precisa 
 intravedemmo una macchina della polizia, ed attraversammo la strada
mi fiondai al finestrino del poliziotto
e bussando con forza iniziai ad indicarlo 
 lui con un gesto veloce abbassò il finestrino
io allora gli spiegai la situazione...
e lui con pazienza mi indicò la strada da fare per raggiungere la centrale..


dritta, sinistra, 
destra... dritta...
destra

tu c'hai capito qualcosa???
A me gira ancora la testa
Per fortuna alla fine siamo riuscite a capire...
e dopo averlo ringraziato siamo partite alla disperata ricerca della centrale

in testa avevo 
le SCIMMIE URLATRICI
e neanche ricordavo come si diceva rubare...
forse STEAL
era regolare o irregolare???

arrivate alla centrale
erano le 11:00 pm
raccontai tutto e per grazia, la poliziotta parlava italiano...
l'interrogatorio iniziato in inglese, proseguì in italiano
dalla tensione ero diventata mezza dislessica, avevo dimenticato pure l'indirizzo di casa

in quel momento
mi sentivo come un gatto con le unghie sulla finestra
incredula di essermi schiantata contro il vetro
le mie unghie stavano rovinosamente graffiando la lastra
il suono stridulo rimbombava nella mia testa

la denuncia era stata fatta...
ma il problema era la mancanza di documenti
ed il volo all'indomani...
visto che era ormai mezzanotte e mezza...
fummo obbligate a tornare all'Hostello a piedi
 da Trafalgar fino a Bloomsbury
....
 cartina tra le mani
stile giovani marmotte
-per fortuna ho lavorato in un negozio specializzato in mappe,
per fortuna le so leggere...!!-
visitammo Londra bagnate dalla pioggierellina inglese...



sinceramente ora posso dire che è stato bello vedere il British Museum da fuori...
avevamo organizzato di visitarlo l'ultimo giorno, 
ma viste le circostanze l'ultimo giorno lo dedicammo alla visita del consolato italiano!
Neanche male!

appena arrivate in Hostello spiegai tutto alla receptionist
 ripensando alla serata, 
non so in che lingua parlai...
di sicuro non era inglese
ero così stremata che non riuscivo neanche ad incollare con la vinavil due parole in croce...
la signorina è stata brava a capirmi..

l'abbiamo fatta entrare nella nostra camerata 

appena entrate in camera c'era un profumino
di piedi appena sfornati..
 una cosa fenomenale...
doveva rompere con il trancino il lucchetto che chiudeva la valigia di ferro
che conteneva le nostre valige...
.

siamo andate a letto alle 2 e mezzo
stanche,
sfinite
increduli
io 
ricordavo a malapena il mio nome!

Ore 5 del mattino
sveglia di Gaia
facemmo armi e bagagli...
e non appena uscimmo dalla nostra camera ci godemmo una scena 
a dir poco stupenda...
hai presente...
quando si dice 
"il buon giorno si vede dal mattino!" 

bhe... due baldi giovani di egual sesso
smaltati contro il muro
amoreggiavano...

°_° 

ebbene
andando oltre a bigottismi, o pensieri omofobici
io dico
fate l'amore..
anzi fate l'amore con il sapore...

però PER FAVORE
fatelo IN CAMERA VOSTRA!

 Non appena arrivammo alla stazione della metrò
ci rendemmo conto di un altro fatto
no wallet
no money..
no cash 
no credit card
ed il biglietto della metro che costava di più

*_*

per fortuna Gaia aveva qualche soldo
e riuscimmo a comprarci i tickets
arrivammo al consolato italiano
sempre seguendo la cartina...

in caso avessi voglia di visitarlo nel tuo prossimo viaggio a Londra
il consolato italiano si trova ad
Eaton Place, 38
vicino alla Victoria Station

ore 7:30 eravamo di fronte alla porta...
che ovviamente apriva alle 9:00

Aspettammo al freddo
il cielo coperto dalle nuvole
l'aria gelida e tagliente

gaia aveva circa 5 maglioni addosso
stavamo morendo ibernate...
labbra viola
capelli arruffati…

appena entrate al consolato
con i soldi di Gaia pagammo 5 pound per fare la fototessera,
indispensabile per il documento per l’espatrio

con gli ultimi spiccioli
gaia comprò un tè caldo per me 
ed una cioccolata calda per lei..

ma non appena presi il bicchiere tra le mani
ci informarono che sarebbero serviti altri 1.35£ per pagare
il certificato

eh 
eh ehe


ed ora come fare?

Gaia era sbiancata
aveva appena messo gli ultimi spiccioli nella macchinetta del caffè!!!

io mi sentivo in colpa
...
tenendo nascosto il bicchiere di tè
parlai con la signora dell'ufficio
e le spiegai che avevo solo eurini
 c'erano poche possibilità
o accettava 2 euro
o accettava 2 euro
o mi offriva lei 1.35£

dopo averla supplicata riuscii a pagare
ritirai il documento per l'espatrio
e uscite del consolato con qualche senso di vomito
realizzai che ormai il peggio era passato
avevo i documenti utili per tornare a casa..
...
cambiati gli ultimi euro
ci fiondammo
a fare colazione 
e con la prima metro
ci dirigemmo alla stazione degli autobus 
per tornare all'aeroporto

..abbiamo trascorso l'intera rimanente giornata all'aeroporto...
affamate 
assettate 
e completamente al verde..

abbiamo dormito nei divanetti
aspettato in un bar
visitato i bagni
guardato con ansia le lancette dell’orologio
cercato di spostare in avanti le lancette dell'orologio
cercato di spostare le lancette dell'orologio con la forza di volontà
cercato di inventare un teletrasporto
cercato di accettare il lentissimo trascorrere dei secondi, minuti ed ore..
...  e mille altre cose..

per te..
sventurato che hai scelto di leggere questo racconto...
e per qualche infausto motivo
sei riuscito a giungere al termine del mio post
senza cadere a terra dalle risate
o forse dai conati

ricorda i consigli di ZIA FEDERICA
fai sempre le fotocopie di tutti i documenti
 e tienili nella tua valigia
ed anche a casa, così qualcuno può spedirti una mail!

ma soprattutto
INCOLLATI al tuo culetto profumato
BORSA ED OGGETTI DI VALORE...
APRI GLI OCCHI E FAI ATTENZIONE 
QUANDO SEI IN METRO E NEI PUB LONDINESI

Ma soprattutto
Ricordati la cosa più importante da fare in queste situazioni

MANTIENI LA CALMA
E VAI AVANTI
POSSIBILMENTE CON IL SORRISO SULLE LABBRA
Tutto si risolve sempre... o quasi!

noi siamo da esempio
sprovvedute, con scimmie urlatrici in testa,
senza soldi e disorganizzate
ce l'abbiamo fatta...

ps.. non ho foto di londra… solo poche casualmente fatte con un'altra memoria..
pps… non ho più nessun numero, se  mi fai la gentile cortesia
 di chiamarmi o scrivermi potrò riavere il tuo contatto in rubrica…
ppps non mi prendere per pazza… può succedere a tutti di subire un furto 
ciò che conta è rendere affascinate la storia che gli gira attorno!
^_^
pppps questa è tutta la verità... nient'altro che la verità di quanto mi è accaduto
 penso che la sfortuna mi abbia rincorso al galoppo...
ppppps non so se berrò ancora una guinnes, però di sicuro voglio tornare a londra...
 è una città veramente fantastica, e poi il British lo voglio visitare...
pppppps… ti fidi ancora dei miei viaggi..????
Gaia dice che se è sopravvissuta a questo, può viaggiare in capo al mondo con me..!!
Ed io gli credo!

^_^