sabato 6 ottobre 2012

Aventura Española continuación



Continuo il racconto di quella che fù la mia
Aventura Española


Francisco Javier il direttore del centro

 mi accolse con gioia!
grazie al cielo parlava italiano
gli spiegai tutto per filo e per segno
e lui con estrema facilità comprese che il mio livello di spagnolo era pari a zero!

l’impresa si dimostrava ardua
in quanto dovevo imparare l’idioma español
a livello intermedio - B1
patendo da zero e senza un corso!

era una sfida con me stessa
ma non potevo permettermi di perderla!

All’interno del centro lavoravo come cameriera ed addetta alle pulizie,
pulivo le camere, le aule
aiutavo in cucina,  pulivo i piatti
preparavo la sala… 
ovviamente aiutavo anche a cucinare… 



ehehehehe…
divenni ben presto amica delle cuoche
Lola, Paula, Lorena...

inoltre avevo una sorta di tutrice 
che mi seguiva ed indicava tutte le attività da svolgere
Marcela, suora carmelitana, super sgaia e grintosa!
Marcela di origine argentina mi parlava in modo strano,
infatti compresi ben presto che mi parlava in argentino
che è ben diverso dallo spagnolo
Bhe
dovetti imparare pure quello!
poi in cucina c’erano due frati super simpatici
Antonio (Libanese) y Danilo (Peruviano)

devo ammettere che era
COMPLICATISSIMO COMUNICARE all'inzio
i primi giorni non capivo e fraintendevo tutto
poi iniziai a capire, ma non sapevo rispondere
ad un certo punto cominciai a rispondere ma in modo sbagliato
finalmente dopo mille silenzi
presi a parlare 
e giorno dopo giorno questo parlare 
venne classificato come "spagnolo"
insomma mi potevo tranquillamente difendere!!!
ci fu un solo problemuccio,ossia, era ormai arrivata l’ora di tornare a casa!

mille esperienze stupende..
Mille amicizie..
Mille sorrisi …
ero praticamente diventata la mascotte del CITeS
anche perché ovviamente nell’ultimo periodo
avevo iniziato pure a cucinare,
preparai dolci e pizze..!!!

^_^


Come si svolgeva la mia giornata tipo:
ore 9:00 sveglia e lodi e S.messa
colazione
(se c'era gente) pulivo la cucina, e preparavo per il pranzo, oppure si pulivano le camere e le sale
(nel caso in cui non c'erano ospiti) studiavo in biblioteca, o in camera mia
...
ore 14:00 pranzo
per me era un trauma
visto che in Finlandia ero abituata a svegliarmi alle 6:00
pranzare alle 11:00 e cenare alle 17:00
........
qui invece dopo il pranzo facevo sempre la siesta..!!
era d'obbligo
troppo caldo per uscire dal centro
e troppo stanca per fare qualcosa di produttivo
il pomeriggio lo trascorrevo
pulendo, o aiutando in cucina, ma soprattutto nell'ultimo periodo studiavo!

infatti avevo deciso di prendermi un  libro di grammatica spagnola
con il quale facevo esercizi
inoltre mi ero appesa in tutta la camera post-it
con i nomi delle varie cose
fu di grande aiuto,
anche se appena entrava qualcuno 
mi sentivo una pazza!!

la cena era alle 21:00
poi si ripuliva
e generalmente ci fiondavamo tutti nella sala TV
c'erano circa 14 divani
ed una TV al plasma mega galattica
circa ogni sera guardavamo un film
dalla storia di Santa Teresa, Madrugada, Giovanna D'arco, El Sid,
e mille altri film

@_@

non solo di santi!!


devi sapere che i traduttori dei film spagnoli sono sempre gli stessi,
dunque la pronuncia e la cantilena è sempre uguale...
ebbene io parlavo come nei film!
allo stesso identico modo!!
fu un metodo eccezionale per velocizzare il mio apprendimento
e l'assimilazione di molte parole, 
che andavano ad arricchire il mio misero vocabolario!

Un fine settimana ebbi la grande fortuna di passeggiare per Avila
Mentre si celebrava la festa MEDIEVALE
Tutta la città era imbandita con stendardi




Piccoli stand gastonomici,



oggetti tipici, 

aritgiani che lavoravano il ferro, metalli, pietre preziose,
profumi medievali,




gioielli, tessuti, accessori

e tanti buonissimi cibi!!!
la città era veramente in festa..
tantissima gente era vestita con abiti medievali
e si respirava un'aria surreale, e forse per certi versi anche grottesca 




tornare al centro con questo cielo...
fu stupefacentemente bello


i giorni trascorsero in fretta..
e la voglia di tornare a casa 
aveva fatto armi e bagagli...

io intanto continuavo a godermi le giornate 
lo spagnolo, infatti, da lingua ostica e grezza..
stava diventando sempre più simpatico ed affascinante..

bè ti voglio raccontare due aneddoti,
giusto per renderti partecipe di quello che succede quando c'è il mio zampino in cucina....
ebbene, un giorno mentre ripulivamo la cucina
constatammo che era rimasto moltissimo pane
ormai secco e dunque difficile da riutilizzare
sicchè
io,
forse inconsapevole di quale grave errore stavo per commettere,
intervenni nella discussione affermando che in realtà conoscevo
una ricetta per fare un dolce a base di pane...

questa è l'idea che io avevo in mente...!!
decisamente invitante!!!


tutti s'illuminarono, non gli sembrava neanche vero!

sicchè dissi che me ne sarei occupata io...

ah ah ah!
e quando dico così..
generalmente significa: 
si salvi chi può!

°_°

ebbene presi la bilancia e pesai il pane rimasto,
con una semplice moltiplicazione 
calcolai il peso di tutti gli altri ingredienti, in base alla quantità di pane

 2.5Kg pane
2.5 l latte
400g zucchero
5 uova
cannella
un po' di burro per la teglia
tutta la frutta secca presente in cucina (fichi secchi, prugne, uvetta)
SEMPLICE!

bhè
nel pomeriggio mi misi sola soletta a preparare il tutto
iniziai scaldando il latte in una pentola,
avevo tutti gli ingreditenti a portata di mano, già pesati e pronti...

non appena il latte era caldo iniziai a mettere il pane fatto a dadini all'interno del pentolone,
l'obbiettivo era ammorbidire il pane inzuppandolo nel latte,
ma mi resi ben presto conto che qualcosa non quadrava...
ero appena a  500g di pane,
che già i 2.5 l di latte erano scomparsi...


oddio


stavo inziando a sudare freddo...
aprii un'altra scatola di latte, 
ma mi accorsi che non riuscivo a stare al passo della'assurda voracità del pane...
appena buttavo un po' di latte...
subito scopariva 
......
sto pane era assetato 
affamato
assatanato
si beveva tutto il latte...
ed io incredula non sapevo più cosa fare...

ero ormai arrivata a 5l litri di latte, ma niente...
non bastava....!!!!

cosa potevo fare? 
piano A) usare solo una parte di pane e nascondere quello rimasto..
piano B)  continare a buttare latte..
piano C) lasciare tutto lì e scappare...
piano D) schiacciare il tasto rewind e cancellare la mia frase in cui mi compremettevo improvvisandomi pasticcera!

non avevo tempo per pensare....
dovevo AGIRE...
per grazia in quel momento entrò in cucina Lola, la cocinera, la super cuoca!!!

vedondomi in difficoltà...
in quanto, io correvo affannosamente attorno alla cucina, con scatole di latte...
prese le redini della situazione,
iniziò a mescolare, inzuppare, versare latte...

utilizzammo circa 11 scatole di latte
dunque 11 litri!!
si hai letto bene UNDICI LITRI DI LATTE....

2 o 3 Kg di zucchero

tutta la frutta secca presente in cucina....
cannella...

ed ad un certo punto salii dal magazzino con un pacchetto di 35 uova...
ebbene usammo TUTTE e 35 le UOVA..!!!


da dolcetto.. piccolino e ninino
divenne una torta che poteva sfamare un esercito...
avrei potuto sfamare tutta Avila!!

bè... per fortuna Lola mi aiutò..
perchè ad un certo punto con il mixer frullò tutto il composto, facendolo diventare bello liquido

prendemmo 3 teglie 1m x 1m 
e versammo il tutto all'interno
riponemmo il dolce nel forno
 (ovviamente formo da ristorante.. dunque una cosa abnorme!)
ed aspettammo il tempo necessario....


questo dolcettino a base di pane,
si trasformò in un fantasmagorico dolce, molto simile alla pinza veneta..

fortunatamente in quei giorni c'erano circa 250 persone tutti ospiti del centro 
quindi a cena offrimmo questo "MAGNIFICO" dolciozzo
...ricordo benissimo le mie parole...
Lola mi chiese se avevo piacere di portarlo io in tavola, visto che ero stata io (in minima parte) a prepararlo..

io le risposi preoccupata "Lola"..."yo no quiero matar la gente... por favor tráelo!"
(Lola, io non voglio uccidere la gente, portalo tu!)

ero preoccupatissima, temevo il peggip...
alla fine
rullo di tamburi
....
.......
entrai in sala con il carrello ed i piatti di torta,
forse una luce diversa conferiva al dolce un colorito goloso!
aveva un bel aspetto...


ovviamente la mia torta non assomigliava neanche lontanamente a questa foto..
forse solo a luce spenta!
l'ho inserita per invogliarti a provare questa ricetta,
 si tratta di una torta veramente buona, basta usare le dosi giuste....!!



ricordo bene, riposi tutto sopra il tavolo del buffet..
e subito una calca di poveri commensali affamati
si riversò sul bancone, 
decisamente inconsapevoli del grave errore che stavano per commettere...


eh
eheh
ehhehehe

.. per fortuna invece l'errore lo stavo commettendo io
con mio grande stupore
il dolce piacque molto
alla fine della cena si levò addirittura un applauso
ed i sopravvissuti mi chiesero pure la ricetta..!! 

nessuno ebbe problemi di dissenteria fulminante, gastrite, vomitite o quant'altro...
bensì tutti tornarono in camera felici e contenti!

quello fu il mio battesimo.. nella cucina del CITeS...
da lì iniziarono molti altri esperimenti...
ovviamente non tutti andarono a buon fine, ma ne conservo un ricordo stupendo nel mio cuore!




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